Kazuhiko è un giovane sulla trentina, ha alle spalle una formazione di tutto rispetto essendosi laureato in una prestigiosa università; tuttavia vive con la famiglia e passa la vita saltando da un lavoretto all'altro. Frequenta occasionalmente un bagno pubblico dove incontra una sua ex compagna di scuola che lo convince a chiedere un assunzione presso lo stesso bagno. Due eventi che cambieranno la sua vita...
Tanta camera a mano, per questo piccolissimo -ma prezioso- film, credo opera prima del regista (ma anche soggettista, sceneggiatore e montatore); che però, almeno per la mia sensibilità, sa comporre delle belle inquadrature nonostante l'evidente risicatezza dei mezzi.
Nella sceneggiatura il film da il meglio di se, comunque: seppur ricorra a qualche trucco abusatissimo (sempre le solite coincidenze che ti fanno incontrare -per caso- persone che non vedevi da anni); la pellicola mescola vari generi senza perdere in coesione e in credibilità: abbiamo il melodramma, la storia criminale e spruzzatine di commedia qui e li e persino una singola scena d'azione, seppur ben coreografata (a mio avviso, ovviamente). Non mancano riferimenti a problemi sociali solo apparentemente tipici di quel paese: la xenofobia, la solitudine, persino la povertà (avevo azzardato anche le malattie neuro degenerative ma il regista -negli extra- ha dato tutta un'altra interpretazione della scena che mi aveva suggerito il riferimento :-)), che sono li per chi voglia coglierli ma senza che vengano sottolineati con l'evidenziatore e i cartelli luminosi :)
Il film è disponibile in un edizione inglese in doppio formato con interessanti extra (tra i quali il corto che ha ispirato questo film).
Ciao!
C.
#recensioni
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