In occasione della #giornatadellamemoria a 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, gli studenti di diverse scuole palermitane si sono riuniti al Giardino dei Giusti in via Alloro per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Con canti, poesie e letture, i giovani hanno voluto mantenere viva la memoria di una delle tragedie più grandi dell’umanità, rendendo omaggio anche a coloro che, con coraggio e determinazione, hanno rischiato la propria vita per salvare migliaia di innocenti dall'orrore del nazifascismo.
L’iniziativa è stata un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria storica e sulla necessità di combattere ogni forma di discriminazione e odio.
Durante la cerimonia, è stata ricordata la figura del palermitano Mario Di Stefano, un eroe silenzioso della seconda guerra mondiale.
Inviato nel 1939 in Polonia, allora occupata dalla Germania nazista, con il compito di chiudere l’ambasciata italiana di Varsavia, Di Stefano andò ben oltre i suoi doveri diplomatici.
In pochi mesi, riuscì a salvare migliaia di ebrei polacchi, concedendo loro visti italiani di transito e biglietti d’imbarco, permettendo così a molte famiglie di lasciare il Paese e mettersi in salvo.
Il suo impegno straordinario si colloca in un contesto storico drammatico, segnato dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia.
Queste leggi, emanate nel 1938, sancirono la discriminazione sistematica degli ebrei, che furono espulsi dalle scuole, cacciati dagli impieghi pubblici, e sollevati dai loro incarichi accademici e professionali.
Nonostante ciò, Mario Di Stefano, al servizio del ministero degli Affari esteri dal 1923, non si lasciò piegare dal clima di oppressione e trovò modi ingegnosi per aggirare le restrizioni imposte dal regime fascista.
Attraverso l’uso di astuti stratagemmi, tra cui la falsificazione di documenti come visti e carte d’imbarco, Di Stefano riuscì a sottrarre migliaia di vite al tragico destino che li attendeva nei campi di concentramento.
La sua storia è un esempio di straordinario coraggio e umanità, un richiamo a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie e a combattere con determinazione per la difesa della dignità e dei diritti umani.
Nel corso della commemorazione, gli studenti hanno sottolineato quanto sia importante raccontare storie come quella di Mario Di Stefano per ispirare le nuove generazioni e ricordare che anche nei momenti più bui della storia ci sono stati uomini e donne che, a rischio della propria vita, hanno agito per il bene degli altri.
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